venerdì 18 marzo 2011

NOI CREDEVAMO

NOI CREDEVAMO
Il Consiglio comunale ha approvato un nostro o.d.g. per la costituzione di un comitato che definisca le iniziative per festeggiare i 150 anni della nostra amata Italia.
Come si legge nel documento proprio per “… riaffermare il PATTO di UNITA’ NAZIONALE che alcune forze politiche stanno pervicacemente tentando di rompere, …( il comitato) dovrà promuovere iniziative finalizzate alla diffusione non oleografica degli avvenimenti del Risorgimento italiano ed alla conoscenza e valorizzazione di fatti e personaggi di Montemarciano come ad es. il nostro concittadino Pacifico Sabbatini junior, fervente repubblicano e mazziniano, che partecipò a tutti i moti dell’indipendenza italiana”.
Nel 1860 la formazione dello stato nazionale unitario fu una tappa necessaria, praticamente senza credibili alternative, per agganciare il treno della moderna civiltà europea.
Se poi nel corso di questi 150 anni inadeguate o sbagliate si sono rivelate alcune delle vie percorse le responsabilità non sono certamente da ascrivere a Mazzini ed alla sua epoca. Nell’insegnamento di Ugo La Malfa ci siamo sempre impegnati per la realizzazione dell’ “ ALTRA ITALIA”, quella che avrebbe valicato le Alpi per diventare un vero Stato democratico europeo perché …
Noi credevamo che con la istituzione della Repubblica avremmo avuto uno Stato autenticamente repubblicano
Noi credevamo che dopo avere unito un’Italia fatta di staterelli con tanti morti e fatica e battaglie proprio nessuno avrebbe pensato di ridividerla
Noi credevamo che l’energia pulita non fosse eliminare splendide colline colorate per ricoprirle di orribili pannelli solari di plastica nera
Noi credevamo che la giustizia fosse “quasi” sempre uguale per tutti
Noi credevamo in un progresso economico e culturale dei cittadini
Noi credevamo di non essere solo consumatori
Noi credevamo che un televisore acquistato oggi non fosse già vecchio domani
Noi cedevamo che prima o poi i cinepanettoni sarebbero rimasti senza pubblico
Noi credevamo che l’uguaglianza dei cittadini sarebbe passata anche attraverso la condanna degli autori delle stragi di stato
Noi credevamo che la democrazia fosse una “cosa” faticosa e seria
Noi credevamo che essere moderati fosse anche un modo di vivere
Noi credevamo che oltre un certo limite anche le persone più accondiscendenti avrebbero detto adesso basta
Noi credevamo che come dice la canzone “ fosse gloria e non delitto per i deboli lottar”
Noi credevamo che anche una persona mediamente dotata una volta eletta in Parlamento avrebbe sentito il richiamo ad una morale superiore e al bene comune
Noi credevamo che prima o poi più nessuno avrebbe detto “gnocca” per dire donna, “frocio” per dire omosessuale maschile, “baluba” per dire uomo di colore
Noi credevamo che Giovanni Falcone, Paolo Borsellino,Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Francesco Coco, Vittorio Occorsio, Cesare Terranova, Giacomo Ciaccio-Montalto, Rosario Angelo Livatino, Antonio Scopelliti sarebbero stati proclamati “Santi” subito
Noi credevamo che anche Ilaria Alpi, Peppino Impastato, Mauro De Mauro, Mauro Rostagno, Carlo Casalegno , Giancarlo Siani, Giovanni Spampinato, Walter Tobagi sarebbero stati proclamati “Santi” subito
Noi credevamo che i minorenni dovessero essere lasciati in pace e che anzi fosse un reato non farlo
Noi credevamo che non ci sarebbe mai capitato di sentire dalla bocca di un capo di governo di una nazione splendida e culla di una cultura antica come la nostra : “signorina lei vorrebbe trovare un lavoro ma non ci riesce? non si preoccupi è carina può sempre sposare uno ricco come mio figlio”
Noi credevamo che il termine “compravendita di parlamentari”appartenesse al filone dei film di Totò
Noi credevamo alla Giustizia Sociale
Noi credevamo di essere più svegli.
Alessandro D’Alessandro Sez. Ugo La Malfa
www.repubblicanieuropei-montemarciano.it