domenica 21 agosto 2011

CONTRO IL TRUCCO

MONTEMARCIANO 2/2011

CONTRO IL TRUCCO

Il 12 e 13 giugno si svolgeranno i referendum e saremo chiamati alle urne per decidere sui quattro quesiti oggetto della consultazione. Il referendum è lo strumento di democrazia diretta con il quale il popolo può esercitare direttamente la propria sovranità sancita dall'.art 1 della Costituzione, articolo che la destra vorrebbe cambiare.
Questo governo ha fatto e farà di tutto per far fallire questi referendum perché teme che i cittadini votando SI smentiscano le sue scelte che sono finalizzate come sempre a favorire poche persone( Presidente del Consiglio e ministri con il legittimo impedimento) o pochi gruppi industriali con la privatizzazione delle acque e la costruzione delle centrali nucleari.
Il ministro Maroni, leghista, che come i suoi sodali inveisce contro gli sprechi del palazzo, dove la Lega si è ben posizionata acquisendo potere e clientele, non ha voluto accorpare referendum ed elezioni amministrative, anche se questo costerà ai cittadini 400 milioni di euro in più, perché non vuole che si raggiunga il quorum necessario alla validità dei referendum cioè il 50% più uno degli aventi diritto
E' proprio un vero governo liberale! La cosa più strana è che questa volontà popolare viene invocata da Berlusconi a sua difesa quando attacca la Magistratura che lo inquisisce per reati non ministeriali, ma poi si tenta in ogni modo, anche con bugie e trucchi di non farla esplicitare. Per esempio per non far svolgere il referendum sul nucleare prima si sono inventati una moratoria di un anno per riflettere poi, preoccupati dai sondaggi, hanno proposto un emendamento al decreto legge omnibus, inserendo nell'articolo l' “abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari”. In realtà non si tratta di un vero ripensamento sul nucleare visto che nello stesso emendamento si chiarisce che una strategia energetica nazionale verrà definita ad un anno dall'entrata in vigore dal decreto omnibus. Bugie ed ancora bugie.
Il nucleare come ha poi confermato lo stesso Presidente del Consiglio durante la visita del Presidente francese Sarkozy resta nell'agenda governativa. Sul nucleare riportiamo le ragioni di contrarietà espresse anche da ITALIA NOSTRA. “ Sulla sicurezza parla da sola Fukushima e i numerosi incidenti accaduti nel mondo in questi anni.
Sulla presunta convenienza di questa fonte sono più eloquenti i preventivi al rialzo delle due centrali EPR di Flammaville (Francia) e Olkiluoto (Finlandia), passati da 2,5 miliardi di euro agli attuali 5 miliardi, con ritardi di più di un biennio nella loro realizzazione per gravi inadeguatezze tecniche. Le centrali EPR da 1.600 MW sono giganteschi “bidoni” che non vuole più nessuno: gli Emirati Arabi hanno da poco tempo stracciato un contratto che prevedeva la loro costruzione, mentre fino al 2009 le Agenzie per la sicurezza francese, britannica e finlandese hanno sollevato gravi dubbi sulla loro sbandierata sicurezza intrinseca.
Quanto al problema della scorie radioattive,l'Ispra informa nell'ultimo “Inventario nazionale” che abbiamo ancora in Italia 8omila metri cubi radioattivi da smaltire, da destinarsi a un Deposito unico nazionale sotterraneo che nessuno vuole.”
Se vogliamo far saltare il governo del trucco, il 12 e 13 giugno dobbiamo non andare al mare come vorrebbero ma recarci alle urne per impedire che la strategia del boicottaggio adottata da questa compagine governativa abbia successo. Se vogliamo che la gestione dell'acqua rimanga pubblica, che le sue tariffe non siano legate ad una pura logica di profitto (l'acqua è un bene essenziale) che la legge sia uguale per tutti (legittimo impedimento) e che non si riprenda la scelta nucleare dobbiamo votare quattro volte SI.
Ricordiamo che per il business dell'acqua si calcola che nei prossimi 30 anni in questo settore ci saranno oltre 64 miliardi di euro di investimenti e questo fa capire anche il perché costruttori e gestori lo temono.

Alessandro D’Alessandro cons. com.

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