martedì 11 novembre 2008

Per una vera opposizione
Il nuovo clima politico e la disponibilità al dialogo tra maggioranza ed opposizione sulle questioni istituzionali che sembravano contrassegnare questa legislatura sono miseramente naufragati e si è tornati alla contrapposizione violenta nei toni e nella forma. Abbiamo, come repubblicani, sostenuto la semplificazione politica perché essa consente una maggiore stabilità di governo e una migliore chiarezza delle posizioni alternative ma essa da sola non è sufficiente, bipolarismo non è bipartitismo, ed i partiti maggioritari accanto alla semplificazione del quadro politico debbono aprirsi al controllo democratico , le leadership non debbono essere scelte dall’alto e i cittadini debbono avere un ruolo primario nella scelta delle persone.
Questo bipolarismo deve perciò correggere la sua rotta se non vuole portarci in una deriva oligarchica, già abbastanza evidente, in cui una cerchia ristretta di potenti decide su tutto, dai deputati alle istituzioni dello stato.
Delle precedenti elezioni oltre l’amarezza della sconfitta patita resta forte nel tessuto sociale democratico la sensazione di punizione dei piccoli partiti che poi non ha portato ai cittadini alcun vero vantaggio. Oggi, vedi vicenda Alitalia, si scopre il decisionismo-putinismo di Berlusconi. Che il PDL ed il suo capo perseguano un disegno conservatore-reazionario alla faccia del liberismo di comodo e di opportunità è una cosa da sempre saputa ed oggi questo progetto viene portato avanti con maggiore forza e determinazione perché Berlusconi ha poco tempo a disposizione conoscendo bene la fragilità della sua coalizione.
Gli spazi di libertà si vanno restringendo, il controllo sociale individuale antidemocratico trova giustificazione nell’emergenza vera o presunta, il governo persegue la sua azione ed il popolo è in maggioranza soddisfatto perché si deresponsabilizza: c’è chi decide per lui, non interessa cosa.
La politica berlusconiana interpreta i bisogni della pancia dei cittadini e utilizza il metodo che da sempre l’irresponsabilità democratica predilige: il paternalismo.
Veltroni ed il Partito Democratico dopo i primi ammiccamenti hanno iniziato a comprendere che il gioco non vale la candela, che la democrazia è in pericolo serio, che l’oligarchia spinge verso scelte collusive che la base democratica non accetterebbe mai. IL PD deve perciò parli di contenuti, definisca rapidamente un modello sociale riformista con un forte dibattito democratico che coinvolga la base degli elettori e non solamente degli iscritti, è necessario che l’opposizione sia forte e rigorosa.
La prossima primavera si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e del Sindaco ed i Repubblicani Europei si impegneranno affinchè le scelte vengano effettuate con la partecipazione attiva dei cittadini elettori fuori da vecchi schematismi che non sono in reale sintonia con il partito nuovo che si vuole far affermare.
P.S. I fascisti si sono resi, ancora una volta, protagonisti di incidenti negli stadi. Dopo Bulgaria- Italia il ministro La Russa, quello che con rabbia repressa spezzava le matite quando sentiva parlare delle nefandezze della repubblica di Salò ma che ancora tenta di difenderne i protagonisti, ha dichiarato di provare vergogna. I repubblicani hanno sempre saputo e denunciato che i fascisti sono la vergogna dell’Italia.
Movimento Repubblicani Europei
Sez. Ugo La Malfa
v. Giacomo Leopardi 9
www.repubblicanieuropei-montemarciano.it

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